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24 ottobre 2010 7 24 /10 /ottobre /2010 22:22

Immagine dell'articolo 'Solo Gesù può aiutarti' di Malgo Wim


Solo Gesù può aiutarti

Malgo Wim

Chiamata di Mezzanotte (CDM)
Lingue: ItalianoGeneri: EvangelizzazioneSerie:

 

 

Libro (Testo) Pagine: 20; Cm. 11 x 18; BrossuraPrezzo:  €1,50 
Indice:Solo Gesù può aiutarti; Chi riceve aiuto da Gesù? (Gesù aiuta i delusi e gli sconfitti; Gesù aiuta le persone dipendenti; Gesù aiuta gli squalificati; Gesù aiuta le persone colte; Gesù aiuta gli emarginati; Gesù aiuta quelli che lo cercano; Gesù aiuta i peccatori).
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24 ottobre 2010 7 24 /10 /ottobre /2010 22:21

1. La stanchezza

Parliamo della stanchezza paralizzante che rende incapace di pregare in continuazione per un determinato soggetto. Tuttavia, affermiamo che questa stanchezza soprannaturale può essere vinta esattamente con la preghiera, giacché la Bibbia attesta che Dio dà forza a colui che è stanco e aumenta il vigore di chi è debole. Lanciandoti nel fiume della preghiera, troverai un vero conforto e una forza nuova.

2. Uno spirito distratto

Ti senti incapace di concentrarti. Una montagna di pensieri e di preoccupazioni si riversa su di te. Noti con costernazione che mentre preghi, i tuoi pensieri se ne vanno a zonzo! Ma tu puoi vincere quest’arma del nemico pregando ad alta voce. Nel Salmo 55:16-17 Davide dice: “Quanto a me, io invocherò DIO, e l’Eterno mi salverà. La sera, la mattina e a mezzogiorno mi lamenterò e gemerò, ed egli udrà la mia voce“. Fratello, sorella, prega ad alta voce molto distintamente e sperimenterai che le potenze della distrazione non avranno più alcuna presa su di te.

3. L’agitazione interiore

Un’inspiegabile mancanza di calma si impadronisce di te, ma tu puoi vincerla pregando, qualunque ne sia la causa, che si tratti di peccato, di nervosismo o di incredulità. Nel Salmo 55:22 la Bibbia dice: “Getta sull’Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli“, e nel Salmo 42:11 continua: “Perché ti abbatti, anima mia perché gemi dentro di me? Spera in DIO, perché io lo celebrerò ancora, egli è la mia salvezza e il mio DIO“. Solamente pregando, ti sbarazzerai della tua mancanza di calma interiore.

4. La fretta

L’arma che Satana utilizza probabilmente con più successo contro gli intercessori è la fretta. Che cosa ci dice la Bibbia in Ecclesiaste 8:3? “Non avere fretta ad allontanarti dalla sua presenza“.

Qual è la causa della tua fretta? Sarebbe il molto lavoro che ti aspetta? Non vedi come fare per finirlo. Tuttavia è proprio nella preghiera che ti sarà rivelato il miglior metodo per portare a termine senza tensioni il tuo lavoro. Con questo risultato: più preghi e più lavori. La Bibbia lo conferma in Isaia 55:2, “Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, e l’anima vostra gusterà cibi succulenti“.

5. La mancanza di coraggio

Lo scoraggiamento paralizza molti intercessori. Essere scoraggiati significa non guardare abbastanza lontano o abbastanza in alto. La Bibbia ci dice di guardare a Gesù per contemplare solo Lui. Forse sei scoraggiato per la tua debolezza, ti vergogni delle tue sconfitte, sei abbattuto da circostanze tristi. Ascolta la parola di Paolo in 2 Corinzi 4:8, “Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati“. Perchè Paolo ti dice questo? Perchè era un intercessore. Isaia 35:3-4 proclama: “Fortificate le mani infiacchite, rendete ferme le ginocchia vacillanti! Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: «Siate forti, non temete!». Ecco il vostro DIO verrà con la vendetta e la retribuzione di DIO; verrà egli stesso a salvarvi“. Hai una sola possibilità per sbarazzarti di questo scoraggiamento: PREGA! La volontà di Dio è che tu preghi e quella di Satana che tu non preghi.

6. La pigrizia

Satana impiega quest’arma perniciosa contro quelli che desiderano diventare intercessori. Ti metti in ginocchio, deciso a pregare, ma quasi non riesci a pronunciare parola. Come puoi essere liberato da questa terribile pigrizia, da questa incapacità di pregare? Prega con la Bibbia in mano. Leggi ad alta voce le promesse di Dio che parlano della preghiera. In Matteo 7:7-8 Gesù ha detto: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa“.

(tratto dal libro “Invito alla preghiera” di Wim Malgo)

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24 ottobre 2010 7 24 /10 /ottobre /2010 22:21
I sei nemici della preghiera

Ti esorto dunque prima di ogni cosa, che si facciano suppliche, preghiere intercessioni e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in ogni pietà e decoro. Questo infatti è buono ed accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verità (1 Timoteo 2:1-4).

Il diavolo impiega sei armi diverse per paralizzare le ali della preghiera dei figlioli di Dio.

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24 ottobre 2010 7 24 /10 /ottobre /2010 22:20

Da questo episodio vittorioso della storia d’Israele, apprendiamo in primo luogo che durante il tempo della preghiera, Amalek è vinto. Israele combatteva contro Amalek sotto la guida di Giosuè. Israele è un’immagine dello spirito, Amalek della carne. E’ esattamente ciò che dice Galati: “La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l’una all’altra, cosicché voi non fate quel che vorreste” (Galati 5:17).

Questo combattimento non finisce mai nella vita di un figliuolo di Dio. In lui risiedono due nature, due personalità. Lo spirito vivificato, sede dello Spirito di Dio, e la carne peccatrice che rifiuta di fare la volontà di Dio. In Esodo 17:16 è detto alla fine del versetto: “L’Eterno farà guerra ad Amalek di generazione in generazione” (Esodo 17:16).

Il combattimento dura sempre. Ogni figliolo di Dio aspira all’esperienza pratica della vittoria sulla carne. Avremo questa vittoria pratica durante tutto il tempo che pregheremo. Il versetto 11 dice: “Or avvenne che, quando Mosè alzava la sua mano, Israele vinceva; quando invece abbassava la sua mano, vinceva Amalek”.

Lasciandoci nella debolezza della carne, il Signore vuole obbligarci a diventare intercessori. Ma volgiamo il nostro sguardo più lontano.

Gli uomini spirituali combattono con determinazione contro la potenza di Amalek, la potenza della carne, la potenza del mondo e la potenza di Satana. Lo fanno con la spada della parola di Dio, tramite la testimonianza della loro vita. Saranno vittoriosi per tutto il tempo che si pregherà per loro.

Quando Mosé innalzava le mani, Israele aveva la vittoria; ma quando le abbassava, vinceva Amalek. La ragione per la quale molte evangelizzazioni terminano con una benedizione superficiale ed effimera, va ricercata nelle mani non innalzate dei figliuoli di Dio. Ogni benedizione e ogni avanzata nel regno di Dio sgorgano dalle mani di Mosé levate verso il cielo.

In seguito, vediamo anche la necessità di una collaborazione stretta fra intercessori e combattenti. Lo apprendiamo dal versetto 11. I messaggeri scendevano e salivano continuamente da Mosé a Giosuè e da Giosuè a Mosé. Quando Mosé innalzava le sue mani, Israele aveva vittoria. L’intercessore Mosé era incoraggiato.

Gli si gridava: “Sì, continua a tenere le mani in alto, la vittoria è nostra!”. Ma quando Mosé lasciava cadere le mani per la stanchezza, Amalek riprendeva il sopravvento. Questo combattimento era il frutto di una stretta collaborazione fra Mosé l’intercessore e Giosuè il combattente.

Noi dobbiamo cercare questa collaborazione stretta, concreta, con i figli di Dio del mondo intero. Vogliamo uscire ad ogni costo da questa marcia a vuoto religiosa. La vittoria su Amalek è certa, l’avanzata è assicurata. La luce dell’evangelo penetrerà ancora in numerosi paesi, se un aiuto deciso e concreto è apportato nella preghiera.

In seguito, apprendiamo ancora in questa parte della Scrittura che tramite la preghiera comune possiamo fortificarci a vicenda e vincere la stanchezza che appesantisce: “Ma le mani di Mosè si erano fatte pesanti, così essi presero una pietra e gliela posero sotto, ed egli vi sedette sopra mentre Aaronne e Hur sostenevano le sue mani, l’uno da una parte, l’altro dall’altra” (verso 12). Mosé avrebbe dovuto rinunciare, se non fosse stato sostenuto dalla preghiera. Ma l’aiuto era lì. Per quel motivo le sue mani restarono fermamente levate al cielo, fino alla vittoria totale e definitiva.

Notiamo infine quello che frena la rivelazione della vittoria. Al versetto 11 leggiamo ancora: “Quando la lasciava cadere, vinceva Amalek“.

Molti credenti pensano con malinconia al tempo passato della benedizione, quando si manifestavano ancora dei risvegli, e migliaia di persone venivano ad ascoltare la parola di Dio. Constatano con tristezza che oggi è diverso. Perché sarebbero cambiati i tempi? Se lo sono, Egli è l’Eterno, l’immutabile e resta lo stesso: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13:8). Certo, i tempi cambiano, gli uomini cambiano, le circostanze cambiano, ma Lui non cambia mai. In Numeri 14:21 leggiamo: “Ma, come è vero che io vivo, tutta la terra sarà ripiena della gloria dell’Eterno“.

Le promesse di Dio hanno ancora tutto il loro valore. La vittoria di Gesù su Amalek, sulla carne, possiede ancora l’interezza della sua potenza illimitata. Ma se questa vittoria si manifesta appena nella nostra vita, nella nostra famiglia, nella nostra chiesa, questo dipende unicamente dalla nostra negligenza nella preghiera.

Da questo testo impariamo anche che il fatto di appropriarci delle promesse di Dio tramite una preghiera perseverante spinge il Signore a farci promesse ancora più grandi. Una tale preghiera non conduce a frenare ma ad accelerare la rivelazione della sua vittoria.

Quando Mosé pregava in cima alla montagna, si è sicuramente poggiato sulle promesse che Dio aveva fatto al Suo popolo, assicurandolo che egli stesso avrebbe annientato tutti i nemici (Genesi 22:17). Quando questa promessa si trasformò in una realtà vivente tramite la preghiera di Mosé, Dio fece delle promesse ancora più grandi: “Io cancellerò interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek… L’Eterno farà guerra ad Amalek di generazione in generazione” (Esodo 17:14, 16).

Impariamo da questo che Dio aspira ad esaudire le sue più grandi promesse, le supreme, se cominciamo ad impadronircene per mezzo della preghiera perseverante. Dio vuol rendere visibile ed attiva la vittoria di Suo Figlio. Non si è ritirato, non ha lasciato il campo; noi lo abbiamo fatto.

Perciò occorre uscire dal fondo della vallata. Diventiamo combattenti intercessori e intercessori combattenti. In questo preciso istante, il Signore vuole investirci di nuovo dello spirito di preghiera e di potenza nella preghiera!

(tratto da “Invito alla preghiera” di Wim Malgo)

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24 ottobre 2010 7 24 /10 /ottobre /2010 22:16
La preghiera nel combattimento

Allora venne Amalek a combattere contro Israele a Refidim. E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi degli uomini ed esci a combattere contro Amalek; domani io starò sulla vetta del colle col bastone di DIO in mano». Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combattè contro Amalek, mentre Mosè, Aaronne e Hur salirono sulla vetta del colle. Or avvenne che, quando Mosè alzava la sua mano, Israele vinceva; quando invece abbassava la sua mano, vinceva Amalek. Ma le mani di Mosè si erano fatte pesanti, così essi presero una pietra e gliela posero sotto, ed egli vi sedette sopra mentre Aaronne e Hur sostenevano le sue mani, l’uno da una parte, l’altro dall’altra così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. Perciò Giosué sconfisse Amalek e la sua gente, passandoli a fil di spada. Poi l’Eterno disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek» (Giosuè 17:8-14).

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24 ottobre 2010 7 24 /10 /ottobre /2010 22:16

 

CHE COS'È IL CRISTIANESIMO?


*Il prezzo si intende IVA inclusa

Descrizione

Pawson David

Freedom (FRE)

Lingue: Italiano

Generi: Edificazione e vita cristiana, Studio 

"Cos'è il Cristianesimo?" è la versione revisionata e aggiornata di "Truth to tell" che è stata per tante persone un valido supporto nella comprensione dell'insegnamento cristiano


 

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5 ottobre 2010 2 05 /10 /ottobre /2010 11:07

Testimonianza di Pietro e Maria Rosaria 
12 September 2009, ore: 12 e 16

Pietro Ungarese
Mi chiamo Ungarese Pietro, sono nato a Ceglie Messapica il 10 dicembre del 1949 ed ora vivo a Villa Castelli. Desidero condividere con voi la mia storia. Tutto iniziò quando, per motivi lavorativi raggiunsi, insieme al mio datore di lavoro, la fiera di Contursi Terme, un paese situato in provincia di Salerno. Si avvicinò a noi un uomo che lavorava in quella fiera esponendo macchine d’epoca per servizi matrimoniali. Chiacchierammo un po’ e ci invitò a pranzo a casa sua. Dopo aver pregato per il cibo che era a tavola,sentii improvvisamente un freddo gelido al mio cuore. Era come se “Qualcuno” mi stesse comunicando qualcosa; ebbene sì, quel “Qualcuno” mi stava suggerendo di chiedere una preghiera per la guarigione di mia moglie Maria Rosaria affetta da un tumore che aveva dato metastasi da ormai 10 anni. Nel pomeriggio, quando avevamo raggiunto la fiera, sollecitai quell’uomo di nome Abramo a pregare per mia moglie. I suoi occhi si illuminarono. Mi prese per mano, mi condusse nella mia tenda di lavoro e pregò per Maria Rosaria. La sera di quello stesso giorno quell’uomo mi suggerì di recarmi ad una conferenza cristiana che si teneva presso un hotel di Contursi Terme ed io accettai ben volentieri l’invito. A riempire la sala c’era una moltitudine di gente, tra cui il pastore della chiesa cristiana evangelica di Oliveto Citra, il sindaco di Oliveto ed il comandante dei Vigili Urbani. In quel posto si lodava Dio attraverso i canti e si pregava. Vi rimasi per circa mezz’ora, poi ritornai al mio lavoro. Ciò che vidi riempì il mio cuore di gioia. Così telefonai a mia moglie e le riferii ciò che mi accadde quel giorno. La domenica di quella stessa settimana il fratello Abramo chiese al mio dirigente se potevo assentarmi per un po’ ed ottenni l’autorizzazione. Ci recammo insieme nella chiesa cristiana evangelica di Oliveto Citra dove si teneva una riunione di culto. Inizialmente rimasi un po’ titubante, ma il mio cuore e il Signore Dio, mi stavano obbligando a rimanere in quel posto. Così rimasi lì per tutta la durata della riunione ed in seguito accettai Gesù come Salvatore e Signore della mia vita, rendendomi conto di non poter vivere la mia effimera vita senza la Sua divina presenza. Nell’agosto del 2006 scesi nelle acque battesimali in presenza di circa 650 persone. Fu per me un giorno indimenticabile che ha significato molto per la mia vita. Accettare un battesimo davanti a tanta gente ha significato per me ricevere una grande energia divina ed ho capito che da quel momento in poi il Signore non mi avrebbe più abbandonato. Sono pienamente convinto, ora più che mai, della sempre più crescente necessità che ho di continuare a camminare mano a mano con il mio Signore Gesù Cristo in una condizione di devozione perpetua e di continuare a credere nella Sua potenza. So per certo che la mia gratitudine verso di Lui terrà per sempre lontana ogni maledizione di Satana, perché Dio rappresenta solo ed esclusivamente amore. Grazie all’aiuto di Dio oggi il mio cuore, pieno di fede in Lui, mi fa continuamente capire che è importante che io diffonda, attraverso la mia testimonianza, ciò che Dio ha fatto per me per aiutare tante altre persone e famiglie che non sanno come trovare una via d’uscita ai loro problemi. Dio è la soluzione ad ogni problema, Lui è l’unica via d’uscita! Sono sicuro che, attraverso la preghiera continua dei miei fratelli e delle mie sorelle, riusciremo a sconfiggere la malattia fisica e spirituale di tutti coloro che soffrono, ma sempre con il continuo aiuto dello Spirito Santo che ci protegge e che giorno e notte assiste da 10 anni mia moglie Maria Rosaria. La guarigione di mia moglie sarà possibile, secondo la volontà di Dio, anche grazie alla sua forza interiore unita alla fede in Dio. Non posso così non ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla mia crescita spirituale ed in modo particolare non posso fare a meno di ringraziare il mio Signore Gesù Cristo per la Sua continua protezione. Non posso non ringraziarLo per il coraggio che mi dà di apprezzare ogni giorno il dono prezioso della vita.

Davanti a Dio Onnipotente e al Signore Gesù Cristo dichiaro che Gesù è il mio personale Signore e Salvatore. Io confesso con la mia bocca che Gesù è il Signore. Credo col mio cuore che Dio lo ha risuscitato dalla morte. Gesù è il mio Signore e Salvatore. Io sono salvato. Non sono più perduto, ma salvato perché ho sinceramente aperto il mio cuore a Gesù. Sono salvato perché Dio lo ha stabilito. Dio è il mio Padre celeste. Io sono un figlio di Dio. Grazie, Padre, per la vita eterna. Vivrò con te per sempre. Non vivrò più con la paura di essere perduto perché ho conosciuto la verità e la verità mi ha fatto libero! Grazie Dio per la certezza della salvezza!
Ungarese Pietro

Maria Rosaria Cantoro
Mi chiamo Maria Rosaria e vorrei raccontarvi la mia esperienza con il Signore. Tutto è iniziato nell’anno 2006 quando mio marito, che lavorava in una fiera nella località di Contursi Terme (Sa), mi chiamò per chiedermi come mi sentivo. Gli risposi che stavo bene, anche se quella sua domanda mi turbò un po’. Mi raccontò che aveva conosciuto un fratello della Comunità Cristiana Evangelica di Oliveto Citra che stava pregando per la mia guarigione. Io ero molto scettica riguardo agli insegnamenti che mio marito aveva ricevuto in quei giorni. Nel mese di giugno ci recammo insieme a casa di quel fratello che mio marito aveva conosciuto durante la fiera e conobbi così la sua famiglia. Ci parlarono di Gesù e nel mese di luglio quel fratello ci portò su una montagna, dove si teneva un incontro di preghiera. Il mio cuore mi suggerì di chiedere preghiera per mia figlia che non vedevo da quindici anni e con la quale non avevo mai avuto un buon rapporto. Dopo aver pregato per mia figlia, squillò il mio cellulare. Era lei! Mi assicurò di stare bene. Esattamente un attimo prima quel fratello mi disse che in meno di dieci minuti avrei ricevuto una chiamata da mia figlia, e così fu. Un martedì sera, poi, ci recammo ad una riunione di culto e vidi alcuni fratelli e alcune sorelle che piangevano. La cosa mi infastidì molto e incolpai mio marito di avermi condotto in quel luogo. Udii, ad un tratto, una voce dentro di me che mi invitava a rimanere lì e così iniziai a chiedere al Signore la guarigione per il mio corpo, dato che ero affetta da una brutta malattia. Da quel momento in poi iniziai a frequentare costantemente le riunioni di culto. La domenica mattina di quella stessa settimana, ci recammo tutti insieme nella chiesa di Oliveto Citra e, nel pomeriggio, nella chiesa di Bellizzi, dove erano presenti tutti i pastori della Valle del Sele. Eravamo circa 300 persone in quel luogo. Mio marito si alzò per testimoniare davanti a tutta quella gente, ringraziando il Signore Gesù per la certezza della guarigione che Egli avrebbe operato in me. La sera, quando ritornammo a casa del fratello che ci ospitava, sentii mio marito sussurrare che avrebbe fatto il battesimo ad Oliveto Citra nel mese di agosto, durante il quale si sarebbero battezzati anche altri fratelli e sorelle. Compresi allora la sua volontà, ma gli dissi che non avrebbe dovuto obbligare anche me a fare quel passo perché volevo sentirmi libera. La sera della nostra partenza alcuni fratelli in Cristo ci invitarono a cena da loro. Parlai con una sorella riferendole tutti i miei dubbi. Lei mi tranquillizzò e prese due Bibbie, una in uso nella Chiesa Cattolica ed una in uso nella Chiesa Evangelica. Le confrontammo e conclusi che erano identiche. Nonostante ciò rimasi comunque sulle mie e mi convincevo sempre più della necessità che avevo di sentirmi libera. Con il passare dei giorni qualcosa cambiò nel mio cuore. Mio marito continuava a pregare per la mia guarigione e decisi di battezzarmi con lui. Fu una bellissima esperienza! In quel periodo poi i medici mi informarono che i valori tumorali si stavano abbassando. Successivamente mi recai da mia figlia e, nel viaggio di ritorno per Villa Castelli, mi resi conto che, alla stazione ferroviaria di Milano Centrale, mi avevano derubato di due cellulari, di 300 euro e persino dei miei farmaci. Come avrei dovuto reagire di fronte a quello spiacevole episodio? Avrei dovuto perdere la fede nel mio Signore Gesù? No! Così io e mio marito continuammo con forza a credere nella potenza di Dio e a seguire la Sua volontà. Il mio animo è riconoscente verso la Comunità Cristiana Evangelica di Oliveto Citra e sono sempre più convinta che, anche quando non tutto va come vorresti, la fede in Dio continua a guidare la tua vita, insieme alla certezza che Dio esiste davvero. Mi sento quindi motivata, ora più che mai, a credere in quella forza incommensurabile che il Signore Gesù trasmette al cuore attraverso la preghiera. Il Signore è la guida in grado di annientare senza alcuna difficoltà i mali più atroci che l’uomo provoca a sé stesso e ad altri. Il Signore si è fatto carico delle nostre sofferenze per riscattare le nostre vite ed allontanarci dal peccato. Prego con solidarietà e fede per tutte le famiglie bisognose nel nome del nostro Signore Gesù Cristo. Sia lodato il Signore in eterno!

UNA BUONA SCELTA DI VITA
Oh Dio, io so che senza Gesù sono perduta.
So che senza Gesù morirò e andrò all’inferno.
Ma io, oh Dio, non voglio essere perduta. 
Voglio essere salvata.
Mi allontano dal diavolo e dalla mia vecchia vita. 
Non ritornerò mai indietro.
Io scelgo te Gesù e Ti chiedo di venire nel mio cuore.
Sii il mio Signore e Salvatore.
Dio,adesso Tu sei più che il mio Dio.
Tu sei il mio Padre celeste ed io sono tua figlia.
Ora faccio parte della famiglia di Dio. 
Grazie Gesù per avermi salvata.
Amen.
Cantoro Maria Rosaria 

Io Pietro, con la presente dichiarazione, vorrei ringraziare il pastore Pasquale Gigante, la comunità cristiana evangelica di Oliveto Citra, nonché tutte le comunità limitrofe della Valle del Sele, per l’impegno e l’esercizio della loro attività evangelistica che svolgono attraverso le preghiere per la guarigione di Maria Rosaria. Insieme preghiamo che il nostro Signore Gesù possa, con la Sua continua assistenza e protezione, preservarla dalla malattia. Estendo anche il mio grazie al fratello Abramo Cilmo e a tutta la sua famiglia per la generosa ospitalità che ci offrono da sempre, oltre al solidale raccoglimento in preghiera a favore di Maria Rosaria. Sia, il nostro Signore Gesù, benedetto in eterno. Alleluia.
Pietro e Maria Rosaria 

Signore Gesù,
solo Tu sei il medico divino! Nella Tua vita terrena hai aiutato coloro che soffrivano e hai affidato anche ai tuoi discepoli il ministero della guarigione. Rendici sempre pronti ad alleviare le pene dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che soffrono. Signore, solo Tu puoi fare cose meravigliose sulla Terra. Tu sei Dio, sei il Re di tutto il creato.
A Te sia la lode e l’adorazione in eterno!

Da tempo chiedevamo a Dio in preghiera di farci incontrare dei credenti, così il Signore ha voluto che incontrassimo il fratello Pietro in un centro per anziani. Mentre testimoniavamo del Signore Gesù Cristo, ci siamo riconosciuti fratelli in Cristo Gesù. Abbiamo saputo del suo battesimo e di quello di sua moglie e ci siamo grandemente rallegrati. Il Signore sta operando meravigliosamente aprendo cuori all’Evangelo. Stiamo curando un gruppo a Corato con una sorella che si chiama Lucia. Dio vi benedica, pace a voi!
Vi salutiamo nell’amore del Signore,
Il fratello Antonio e la sorella Renata


Rendiamo gloria a Dio perché Egli si è servito di voi per far sì che Pietro a Maria Rosaria si avvicinassero a Lui. Oggi, 11 settembre 2006, siamo stati ospiti in casa di questa cara coppia e lo Spirito Santo ha convinto il loro cuore a disfarsi di statuette ed immaginette varie. Hanno fatto davvero una meravigliosa pulizia. Siamo certi che Dio li benedirà grandemente per la loro ubbidienza alla Sua Parola.
Il fratello Antonio e la sorella Renata

ETERNA GIOVINEZZA

Un eterno legame tra la vita e la giovinezza
ti lega ancora alla tua felicità, Maria Rosaria.
Quante parole avrai ancora da esternare,
quanto amore hai dato
e quanto ne avrai ancora da dare.
Non avrà tregua alcuna
quel male tormentoso
che lontano ti vuole portare. 
Su di te vedo aleggiare senza sosta
l’eterna luce divina 
che, nel normale consumarsi dei giorni,
ti riscalderà come un fanciullo ancora in fasce.
Né dolore né lacrima alcuna
sentirai e avrai più,
ma sentirai e contemplerai
per sempre
la protezione del NOSTRO SIGNORE GESÚ.

Villa Castelli, 10marzo 2008 Angelo Tagliaferri

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5 ottobre 2010 2 05 /10 /ottobre /2010 11:07
21 Agosto 2010 Proiezione Film Documentario Este o ritmo do meu jogo
La storia vera di Ricardo Izecson dos Santos Leite KAKA' film documentario Este o ritmo do meu jog
La Comunità Cristiana Evangelica di Oliveto Citra presenta il documentario

Este o ritmo do meu jogo

La storia vera di Ricardo Izecson dos Santos Leite KAKA'

Sabato 21 agosto ore 21.00
Piazza Monumento
Oliveto Citra
Ingresso libero

Spettacolo d’animazione per grandi e piccini
con la partecipazione di
Antonio Amico La Fionda di Davide
Expo 2010
Fiera città di Contursi Terme
Padiglione fieristico di Tufaro
1 giugno, ore 20.00


Bambini: specchio di chi?
La Comunità di Oliveto Citra è presente alla Fiera Expo Città di Contursi Terme, kermesse che contempla la partecipazione di migliaia di visitatori. Quest’anno il contributo della comunità sarà dedicato ai bambini grazie alla collaborazione della onlus “La Fionda di Davide”. Si tratta di un’associazione che da anni propone attività per i più piccoli: teatralità in scuole, parchi, quartieri a rischio, comunità;
animazione e ludo terapia in vari ospedali pediatrici italiani, attività umanitarie, sostegno a distanza a favore di bambini sofferenti, emarginati, disadattati, diversamente abili, fondazione di scuole e strutture sanitarie in paesi poveri, educazione cristiana, corsi di formazione per animatori d'infanzia.
Sarà un momento di riflessione, ma anche di grande divertimento per tutti i bambini.

Chiesa Cristiana Evangelica di Oliveto Citra
Pastore Dott. Pasquale Gigante
3391617943
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5 ottobre 2010 2 05 /10 /ottobre /2010 11:06

05 settembre alle ore 16.00 - 06 settembre alle ore 13.00 Come essere d'aiuto a chi ci sta intorno? La comunità cristiana evangelica di Oliveto Citra è lieta di invitarla ad una due giorni dal titolo “COME ESSERE D’AIUTO A CHI CI STA INTORNO?”. Incontri di riflessione che daranno a tutti noi la possibilità di ottenere indicazioni specifiche su come aiutare le persone che sono intorno a noi in maniera efficace. Ospite d’onore dell’evento sarà Laura Bellia, dottoressa psicologa da anni impegnata in attività di consulenza familia...re. Sarà lei a darci indicazioni sagge e ad indirizzarci a risolvere le problematiche che sorgono nell’ambito di questo contesto. Certi di averla nostra ospite, le porgiamo cordiali saluti. PROGRAMMA: Primo seminario (5 settembre ore 16.00) I bisogni intorno a noi Secondo seminario (5 settembre ore 18.00) Le nostre risorse, le nostre paure Terzo seminario (6 settembre ore 10:00) Come il Padre ha mandato me L’ingresso è gratuito

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30 settembre 2010 4 30 /09 /settembre /2010 23:18
Giovanni 1

1 NEL principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio. 2 Essa era nel principio appo Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di essa; e senz'essa niuna cosa fatta è stata fatta. 4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.
5 E la luce riluce nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno compresa. 6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Costui venne per testimonianza, affin di testimoniar della Luce, acciocchè tutti credessero per mezzo di lui. 8 Egli non era la Luce, anzi era mandato per testimoniar della Luce. 9 Colui, che è la Luce vera, la quale illumina ogni uomo che viene nel mondo, era. 10 Era nel mondo, e il mondo è stato fatto per mezzo d'esso; ma il mondo non l'ha conosciuto. 11 Egli è venuto in casa sua, ed i suoi non l'hanno ricevuto. 12 Ma, a tutti coloro che l'hanno ricevuto, i quali credono nel suo nome, egli ha data questa ragione, d'esser fatti figliuoli di Dio;13 i quali, non di sangue, nè di volontà di carne, nè di volontà d'uomo, ma son nati di Dio. 14 E la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi (e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria, come dell'unigenito procedutodal Padre), piena di grazia, e di verità.
15 GIOVANNI testimoniò di lui, e gridò, dicendo: Costui è quel di cui io diceva: Colui che viene dietro a me mi è antiposto, perciocchè egli era prima di me. 16 E noi tutti abbiamo ricevuto della sua pienezza, e grazia per grazia.17 Perciocchè la legge è stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia, e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 18 Niuno vide giammai Iddio; l'unigenito Figliuolo, ch'è nel seno del Padre, è quel che l'ha dichiarato.
19 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei da Gerusalemme mandarono de' sacerdoti, e de' Leviti, per domandargli: Tu chi sei? 20 Ed egli riconobbe chi egli era, e nol negò; anzi lo riconobbe, dicendo: Io non sono il Cristo. 21 Ed essi gli domandarono: Che sei dunque? Sei tu Elia? Ed egli disse: Io nol sono. Sei tu il Profeta? Ed egli rispose: No. 22 Essi adunque gli dissero: Chi sei? acciocchè rendiamo risposta a coloro che ci hanno mandati; che dici tu di te stesso? 23 Egli disse: Io son la voce di colui che grida nel deserto: Addirizzate la via del Signore, siccome il profeta Isaia ha detto. 24 Or coloro ch'erano stati mandati erano d'infra i Farisei. 25 Ed essi gli domandarono, e gli dissero: Perchè dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, nè Elia, nè il profeta? 26 Giovanni rispose loro, dicendo: Io battezzo con acqua; ma nel mezzo di voi è presente uno, il qual voi non conoscete.27 Esso è colui che vien dietro a me, il qual mi è stato antiposto, di cui io non son degno di sciogliere il correggiuol della scarpa. 28 Queste cose avvennero in Betabara, di là dal Giordano, ove Giovanni battezzava.
29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo. 30 Costui è quel del quale io diceva: Dietro a me viene un uomo, il qual mi è antiposto; perciocchè egli era prima di me. 31 E quant'è a me, io nol conosceva; ma, acciocchè egli sia manifestato ad Israele, per ciò son venuto, battezzando con acqua. 32 E Giovanni testimoniò, dicendo: Io ho veduto lo Spirito, ch'è sceso dal cielo in somiglianza di colomba, e si è fermato sopra lui. 33 E quant'è a me, io nol conosceva; ma colui che mi ha mandato a battezzar con acqua mi avea detto: Colui sopra il quale tu vedrai scender lo Spirito, e fermarsi, è quel che battezza con lo Spirito Santo. 34 Ed io l'ho veduto, e testifico che costui è il Figliuol di Dio. 35 IL giorno seguente, Giovanni di nuovo si fermò, con due de' suoi discepoli. 36 Ed avendo riguardato in faccia Gesù che camminava, disse: Ecco l'Agnello di Dio.
37 E i due discepoli l'udirono parlare, e seguitarono Gesù. 38 E Gesù, rivoltosi, e veggendo che lo seguitavano, disse loro: Che cercate? Ed essi gli dissero: Rabbi (il che, interpretato, vuol dire: Maestro), dove dimori? 39 Egli disse loro: Venite, e vedetelo. Essi adunque andarono, e videro ove egli dimorava, e stettero presso di lui quel giorno. Or era intorno le dieci ore. 40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno de' due, che aveano udito quel ragionamento da Giovanni, ed avean seguitato Gesù. 41 Costui trovò il primo il suo fratello Simone, e gli disse: Noi abbiam trovato il Messia; il che, interpretato, vuol dire: Il Cristo; e lo menò da Gesù. 42 E Gesù, riguardatolo in faccia, disse: Tu sei Simone, figliuol di Giona; tu sarai chiamato Cefa, che vuol dire: Pietra.
43 Il giorno seguente, Gesù volle andare in Galilea, e trovò Filippo, e gli disse: Seguitami. 44 Or Filippo era da Betsaida, della città d'Andrea e di Pietro. 45 Filippo trovò Natanaele, e gli disse: Noi abbiam trovato colui, del quale Mosè nella legge, ed i profeti hanno scritto; che è Gesù, figliuol di Giuseppe, che è da Nazaret. 46 E Natanaele gli disse: Può egli esservi bene alcuno da Nazaret? Filippo gli disse: Vieni, e vedi. 47 Gesù vide venir Natanaele a sè, e disse di lui: Ecco veramente un Israelita, nel quale non vi è frode alcuna. 48 Natanaele gli disse: Onde mi conosci? Gesù rispose, e gli disse: Avanti che Filippo ti chiamasse, quando tu eri sotto il fico, io ti vedeva.49 Natanaele rispose, e gli disse: Maestro, tu sei il Figliuol di Dio; tu sei il Re d'Israele. 50 Gesù rispose, e gli disse: Perciocchè io ti ho detto ch'io ti vedeva sotto il fico, tu credi; tu vedrai cose maggiori di queste. 51 Poi gli disse: In verità, in verità, io vi dico, che da ora innanzi voi vedrete il cielo aperto, e gli angeli di Dio salienti, e discendenti sopra il Figliuol dell'uomo.

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